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Thursday, October 30, 2008

Ai partiti e alle organizzazioni partecipanti alla ICMLPO

Ottobre 2008
Ai partiti e alle organizzazioni partecipanti alla ICMLPOAll’organizzazione Proletari Comunisti (Italia)
Agli interessatiIn data 20 ottobre 2008
riceviamo la seguente comunicazione.
Proletari comunisti non firma, né condivide la dichiarazione ipocrita e opportunista emessa dalla Conferenza internazionale dei partiti e organizzazioni ml sul Nepal.In questa dichiarazione si saluta la “storica vittoria alle elezioni in Nepal”, parlando di vittoria delle forze di sinistra guidate dal PCN(M).Primo, questa vittoria elettorale ha la sua base nella guerra popolare, ed è una vittoria del PCN(M), contro, nel contesto di uno scontro anche elettorale, le altre presunte forze di sinistra. Non è un caso che proprio la gp, guidata dal Partito Comunista del Nepal (Maoista), sia quasi rimossa dal Gruppo di coordinamento; anzi, i successi a cui si fa riferimento, precedenti alla vittoria elettorale, sono quelli della sollevazione popolare di 19 giorni dell'aprile 2006 (Jaanandolan 2). Questa conferenza ha nel suo seno molti partiti che compongono questo raggruppamento si sono sempre dissociati, o sono stati apertamente ostili alla gp stessa. Così come si parla di accordi tra molti partiti marxisti leninisti, rivoluzionari e progressisti, definendo così alcune forze - espressione di frazioni della borghesia compradora, quali l'UML. Questo confonde il fronte necessario per chiudere con la monarchia con un fronte rivoluzionario, progressista. La verità è che molte forze ml, salgono sul carro del vincitore, per cancellare la necessaria demarcazione tra revisionismo e marxismo leninismo maoismo e farsi sostenitori della via elettorale.E' naturale che i compagni nepalesi apprezzino tutte le dichiarazioni di sostegno che vengano da qualsiasi parte del mondo e da tutti i tipi di forze antimperialiste, democratiche e progressiste, e non solo, nel contesto dello scontro politico e della guerra attraverso la politica che si sviluppa attualmente in Nepal, ma questo non può portare a seminare confusioni e illusioni nel proletariato e nel movimento comunista internazionale. La dichiarazione fa esattamente questo.PROLETARI COMUNISTI20.10.08Ringraziamo PROLETARI COMUNISTI per la critica. Serve per sviluppare il dibattito franco e aperto, sia dentro sia fuori della Conferenza Internazionale dei Partiti e delle Organizzazioni Marxiste Leniniste.La critica afferma che non si indica, nella dichiarazione, il fatto che “la vittoria elettorale ha la sua base nella guerra popolare”. Questo, a giudizio del Partito dei CARC, attuale coordinatore del JCG, è effettivamente un limite, ed è quindi utile che entro la ICMLPO si discuta di un argomento come la guerra popolare, che è importante e centrale per il Movimento Comunista Internazionale oggi. Va comunque prima di tutto detto che quello che affermano i PROLETARI COMUNISTI è falso. La posizione della ICMLPO riguardo alla guerra popolare non è né di dissociazione, né di ostilità. Tale posizione è esposta di seguito:“Noi apprezziamo l’importanza della guerra popolare in molti paesi, ma affermiamo che la Guerra popolare non costituisce una legge universale del Marxismo-Leninismo e del Pensiero di Mao Tse-tung. Ciò che è universale è la violenza rivoluzionaria contro la violenza reazionaria e anche contro la macchina dello stato borghese per la conquista del potere politico. Il tipo di violenza rivoluzionaria appropriato dipende dalle specifiche condizioni del paese e del partito” (Risoluzione 2 della Nona Conferenza) Tale posizione è stata redatta in opposizione a un emendamento alla Risoluzione proposto dal Partito dei CARC, il quale invece sosteneva che la guerra popolare è una legge che ha valore universale, secondo quanto enunciato dal (nuovo) Partito Comunista Italiano, organismo che, a quanto ci risulta, per primo a livello internazionale ha determinato caratteri universali e particolari di questa strategia per la conquista del potere . L’emendamento proposto dagli organismi italiani presenti alla Nona ICMLPO, come sopra detto, non solo non è stato approvato dalla Conferenza, ma si è affermato il giudizio contrario. Il Partito dei CARC considerò comunque importante che la questione venisse trattata in sede di dibattito internazionale. Infatti l’affermazione della valenza universale della guerra popolare di lunga durata è nuova per il movimento comunista internazionale, e iniziare a parlarne è già importante.Fino a poco fa, per quanto ne sappiamo, solo il (n)PCI e il Partito dei CARC hanno affermato che la guerra popolare di lunga durata ha valore universale e leggi particolari come strategia per la conquista del potere. Ultimamente, PROLETARI COMUNISTI interviene sull’argomento in una sua comunicazione in lingua inglese sulla mailing list MAOIST REVOLUTION: When MLM is applied on the concrete reality of the class struggle it is given new contributions and a further development. The application of the MLM made by the people's war in Peru has indeed given contributions, synthesized by the chairman Gonzalo and his thought, as well as contributions are coming from the people's war in Nepal, led by the "Prachanda path". Today the communist parties have the task to define, uphold and integrate these contributions in the ideological and political weaponry of the MLM theory. At the same time, it is well evident that the application of the MLM on the reality of the imperialist countries, an effort in which we have been engaged with the constitution of the PCm-Italy, will give other contributions to the MLM science. As regards the application on the concrete reality of our country of the contribution coming from the revolution in Peru and Nepal, we apply the method of Lenin, who said "critical application" , distinguishing the universal aspects, generally applicable, and the particular aspects valid in those countries. This is an important part of our work and of our ideological and political understanding. PROLETARI COMUNISTI dunque concorda nella sostanza con le tesi esposte dal (n)PCI, in generale. In particolare, non possiamo capire quali siano i modi particolari di applicazione della legge di cui parla, perché il loro documento, nella forma a noi pervenuta, si interrompe bruscamente parlando delle fasi in cui la guerra si divide. Aspettiamo quindi 1. che ce li spieghino, e 2: che si facciano promotori della tesi della tesi secondo cui la guerra popolare di lunga durata ha valore universale e applicazioni particolari con decisione, con chiarezza e in tutti i loro ambiti politici di riferimento, in Italia e nel mondo.Quanto all’altro argomento della critica che PROLETARI COMUNISTI avanza, ci dispiace che la formula “forze di sinistra guidate dal PCN(m)” ingeneri confusione. Per quanto mi riguarda, come rappresentante del Partito che coordina il JCG della ICMLPO, non ho inteso che UML e Nepali Congress rientrassero tra le forze che il PCN(m) ha guidato, ma che fossero forze con cui è venuto a patti, e ritengo anche che oggi, dopo la caduta della monarchia, siano freno che si oppone all’avanzata della rivoluzione. Ovviamente, se esistono divergenze al riguardo entro la ICMLPO, anche questa è una buona occasione per sviluppare il dibattito. Ritengo invece importante che la dichiarazione del JCG della ICMLPO riconosca al PCN(m) un ruolo guida nell’avanzata del processo rivoluzionario. Questo è un passo avanti per la Conferenza, e un punto di unione per i suoi partecipanti.Quanto al resto, PROLETARI COMUNISTI sbaglia aprendo il suo documento con l’accusa di ipocrisia e di opportunismo. La dichiarazione ha il semplice e chiaro intento di sostenere un processo rivoluzionario che ha ottenuto grandi vittorie, ma ha di fronte grandi sfide, e ha bisogno di sostegno a livello internazionale. La dichiarazione è importante perché è l’unica presa di posizione da parte di un’aggregazione internazionale di partiti antirevisionisti a sostegno della rivoluzione del Nepal, l’unica che afferma il valore storico delle sue vittorie e che, come sopra detto, esalta il ruolo guida dei maoisti. Risponde quindi all’articolo pubblicato su Red Star n.13, 18-31 agosto 2008 . I limiti che ha sono opportunità che ci danno modo di discutere e di avanzare verso gli obiettivi comuni. Un obiettivo comune è l’avanzata della rivoluzione socialista nel mondo.
In particolare, per quanto riguarda partiti come il (n)PCI e il Partito dei CARC, e l’organizzazione PROLETARI COMUNISTI e il Partito maoista cui essi si riferiscono in Italia, partiti e organizzazioni maoiste in USA e in Canada, partiti come il MLPD in Germania, l’obiettivo è la rivoluzione socialista in un paese imperialista, questione su cui è necessario intervenire con chiarezza, con scienza e con urgenza. Altro obiettivo comune è la costituzione di forme di coordinamento delle forze comuniste a livello internazionale. Per avanzare nella realizzazione di questi obiettivi ci vuole il dibattito franco e aperto, ci vogliono la critica e l’autocritica, oltre alla lotta contro il revisionismo ci vogliono la lotta contro il dogmatismo, il settarismo e l’economicismo. La rivoluzione in atto in Nepal è importante perché obbliga tutti ad avanzare su questo terreno, sia sul piano nazionale che su quello internazionale. Tutti sono tenuti a prendere posizione, e la posizione che prendono (o che non prendono) è indicativa.Infine, informiamo PROLETARI COMUNISTI che, al di là della dichiarazione del JCG, la massima parte e sicuramente i partiti e le organizzazioni più consistenti dal punto di vista qualitativo e quantitativo sono dalla parte della rivoluzione nepalese senza riserve e con sincerità. Né loro, né la ICMLPO ha alcun bisogno di stare dalla parte del vincitore.Colgo l’occasione per informare tutti gli interessati, e in primo luogo i partecipanti alla ICMLPO, che il Partito dei CARC, il (nuovo) PCI e soggetti ritenuti ad esso vicini, e io sottoscritto, siamo di nuovo oggetto dell’azione repressiva da parte dello Stato borghese, il quale insiste nel volerci processare perché siamo rivoluzionari e moltiplica processi contro di noi. In particolare, la Procura Generale di Bologna ritiene che noi si debba essere processati con l’accusa di voler “realizzare il marxismo – leninismo” con mezzi illegali. Quindi anche il fatto che noi siamo coordinatori di una Conferenza che in una sua risoluzione afferma che la violenza è strumento universale per la conquista del potere, come scritto sopra, per i nostri persecutori è un crimine. Berlusconi e i suoi mandanti, primo fra tutti il Vaticano, pensano di poter risolvere tutti i problemi della crisi che sta devastando l’economia con la magistratura, la polizia e l’esercito, come vuole fare oggi con le imponenti proteste popolari a difesa della scuola pubblica. In Italia il fatto che lo Stato borghese muove guerra alle masse popolari, e che quindi esiste già una guerra in atto, in forme appunto “particolari”, diventa evidente.Terremo informati gli interessati , e in primo luogo i partecipanti alla ICMLPO, degli sviluppi della repressione che continua nei nostri confronti, per fare di nuovo appello a una più grande e vasta solidarietà internazionale.Saluti rivoluzionari,Paolo BabiniRappresentante del partito che attualmente è coordinatore principale del Gruppo di Coordinamento Unito della ICMLPO






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